Il “bonus sociale” ha l’obiettivo di sostenere le famiglie in condizione di disagio economico, garantendo loro un risparmio sulla spesa annua per energia elettrica, gas e acqua. I tre bonus sono cumulabili, ovviamente se ricorrono i requisiti, ma ogni nucleo familiare può richiedere l’agevolazione per disagio economico e/o fisico per una sola fornitura di energia elettrica.
Iniziamo allora dallo “sconto” applicato attraverso una compensazione sulla fattura dell’energia elettrica, che può essere chiesto dai soggetti intestatari di una fornitura elettrica utilizzata per uso domestico nella propria abitazione di residenza. Ad averne diritto sono le persone con un disagio economico certificato dall’Isee del nucleo familiare (il suo ammontare varia da 132 a 194 euro) o con un disagio fisico di uno dei componenti del nucleo familiare, certificato dalla Asl, in sostanza la presenza di una grave malattia che impone l’uso di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita (varia da 204 euro a 732 euro).
Il secondo bonus sociale riguarda la riduzione sulle bollette del gas naturale dell’abitazione di residenza. Può essere richiesto dalle famiglie a basso reddito e da quelle numerose, come certificato dall’Isee. Gli intestatari del contratto di fornitura vedranno la riduzione riconosciuta nella bolletta, mentre per i clienti domestici indiretti (che utilizzano un impianto condominiale centralizzato) il beneficio sarà riconosciuto in un’unica soluzione con pagamento tramite bonifico; ai clienti misti l’agevolazione viene riconosciuta nella bolletta. L’ammontare della riduzione varia da 37 a 314 euro. Il beneficio non è valido per chi utilizza il gpl e il gas in bombola.
L’ultimo bonus, richiedibile dal luglio 2018, concerne la diminuzione della spesa per il consumo di acqua di famiglie in condizioni di disagio economico e sociale (sempre certificato dall’Isee). I beneficiari avranno 50 litri di acqua (pari a 18,25 metri cubi) al giorno gratis per componente familiare, il consumo verrà scontato sulle tariffe applicate in bolletta. Gli intestatari del contratto di fornitura vedranno la riduzione riconosciuta nella bolletta, mentre per i clienti domestici indiretti (che utilizzano un impianto condominiale centralizzato) il beneficio sarà riconosciuto in un’unica soluzione con pagamento su conto corrente o assegno circolare.
Comuni ai tre bonus sociali sono i requisiti Isee, che per il 2019 ammettono al beneficio i nuclei familiari con Indicatore non superiore a 8.107,5 euro e quelli con più di tre figli a carico e Indicatore non superiore a 20 mila euro. Unica eccezione è la richiesta del bonus elettrico nel caso di disagio fisico: se in casa vive un soggetto in gravi condizioni di salute che possiede i requisiti, la famiglia può ottenere il bonus senza necessitare del requisito Isee.
È possibile utilizzare un unico modulo per chiedere tutti e tre i bonus (o anche solo due di essi), in questo modo si compila una sola volta la domanda di ammissione. L’istanza, corredata di attestazione Isee valida, va presentata al proprio Comune di residenza o ai Centri di assistenza fiscale convenzionati. Per garantire la continuità dell’agevolazione, il cittadino deve presentare domanda di rinnovo entro un mese prima della scadenza dell’agevolazione, salvo che si tratti di bonus energia per disagio fisico (in questo caso non deve essere mai presentato il rinnovo).