Al via la seconda campagna “Ci prendiamo cura di te” promossa dalla Cgil, dai suoi Caaf, dal Patronato Inca e dal Sindacato Pensionati Spi per assicurare tutta l’assistenza possibile quando viene a mancare un familiare.
Come per altri eventi della vita, anche in occasione di un evento così doloroso e drammatico quale la perdita di un congiunto, non si è soli e si può essere assistiti rispetto a tutti gli adempimenti di legge. Rivolgendosi ai Caaf Cgil e al Patronato Inca si ha inoltre la garanzia di poter soddisfare i propri bisogni sulla base dei propri diritti, non solo per sé stessi ma anche per il familiare che non c’è più.
A seguito del decesso del coniuge si può aver diritto alla pensione di reversibilità, ai ratei maturati e non riscossi quando il congiunto era pensionato. Se la persona deceduta possedeva patrimoni mobiliari (conti correnti, investimenti) e immobiliari (terreni e fabbricati, aree edificabili) sorge per gli eredi l’obbligo di presentare la dichiarazione di successione e, in presenza di testamento, occorre provvedere alla sua pubblicazione, così come potrebbe essere obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi o pagare l’IMU per conto del deceduto.
Le disposizioni legislative sono numerose e complesse, sia dal punto di vista previdenziale/assistenziale, sia dal punto di vista fiscale e per assolvere agli adempimenti previsti occorre conoscerle e sapersi districare. In questi ultimi anni l’Amministrazione pubblica e l’Inps hanno effettuato molti investimenti nell’ambito delle innovazioni tecnologiche, mettendo a disposizione dei cittadini strumenti per dialogare direttamente con le istituzioni e per promuovere un rapporto diretto con i cittadini.
Mediante lo SPID o la Carta di Identità Elettronica o la Carta Nazionale dei Servizi i cittadini possono accedere alle banche dati dell’amministrazione finanziaria o dell’Inps, hanno la possibilità anche di presentare istanze e domande on line, a patto che si conoscano regole, requisiti, dati e documenti necessari per ottenere quanto spetta. Ma non tutti sono in grado di utilizzare le nuove tecnologie e gli strumenti messi a disposizione, perché non si ha uno smartphone o un pc oppure perché – pur possedendoli – non si è in grado di usarli.
La Cgil, i Caaf, l’Inca e lo Spi sono ben consapevoli che l’innovazione tecnologica e i processi di digitalizzazione sono in continua evoluzione e hanno obiettivi a medio e lungo termine volti a semplificare il rapporto con gli utenti e proprio per questo intendono essere protagonisti del cambiamento con l’impegno di non lasciare indietro nessuno. Non tutti i diritti possono essere riconosciuti con un semplice click e non sempre il fai da te può soddisfare tutti i bisogni delle persone poiché non garantisce automaticamente l’accesso a tutte le prestazioni e/o agevolazioni spettanti. In molte situazioni della vita, l’assistenza e la tutela sono indispensabili per garantire a tutte e tutti ciò di cui hanno bisogno.
(Fote cafcgil.it)