Partono giovedì 25 Aprile, nella data simbolica della festa della Liberazione, i banchetti per la raccolta firme “Per il lavoro ci metto la firma”. La campagna referendaria lanciata dalla Cgil nazionale per rendere il lavoro dignitoso, stabile, tutelato e sicuro.
Quattro i quesiti referendari a sostegno dei quali la Cgil chiama tutti i cittadini e le cittadine a mettere la firma per abolire i licenziamenti illegittimi (Jobs Act), limitare i contratti a termine e garantire la sicurezza negli appalti.
I banchetti sono a Modena dalle ore 10 alle 13 in via Emilia centro, sotto i portici, tra piazzetta delle Ova e piazza Torre, a Mirandola dalle ore 10 alle 13 presso l’ex circolo Arci “Acquaragia” (via Dorando Pietri, 15) in occasione del pranzo della Liberazione, a Sassuolo dalle ore 11 alle 16 presso il circolo Arci “Alete Pagliani” (via Monchio, 1) in occasione del pranzo della Liberazione e a San Vito di Spilamberto dalle ore 10.30 alle 13 presso il circolo Arci “Rinascita” (via Medicine, 1) in occasione del pranzo della Liberazione.
“Iniziare la raccolta firme sulla libertà di lavoratrici e lavoratori proprio il 25 Aprile crea una grande connessione con valori stessi della Resistenza e dei principi della Costituzione – spiega il segretario della Cgil di Modena Daniele Dieci – I 4 quesiti referendari vogliono rimettere al centro la dignità della persona perché un lavoro in cui si è sotto ricatto di licenziamento, del precariato e con la paura di infortunarsi sul lavoro, non rende la vita delle persone dignitosa e libera”.
I QUATTRO QUESITI
1. Per dare a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo.
Cosa vogliamo cancellare?
Le norme sui licenziamenti del Jobs Act che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziata/o in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015.
2. Per innalzare le tutele contro i licenziamenti illegittimi per le lavoratrici e i lavoratori che operano nelle imprese con meno di quindici dipendenti.
Cosa vogliamo cancellare?
Il tetto massimo all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato nelle piccole aziende, affinché sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite.
3. Per superare la precarietà dei contratti di lavoro.
Cosa vogliamo cancellare?
La liberalizzazione dei contratti a termine per limitare l’utilizzo a causali specifiche e temporanee.
4. Per rendere il lavoro più sicuro nel sistema degli appalti.
Cosa vogliamo cancellare?
La norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell’appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale della lavoratrice o del lavoratore.
Nei prossimi giorni sarà possibile firmare anche online nella piattaforma www.cgil.it/referendum (attiva dal 25 aprile 2024). Per firmare è possibile rivolgersi anche al delegato/a Cgil in azienda, alla Camera del Lavoro più vicina (Modena, Carpi, Castelfranco Emilia, Mirandola, Pavullo, Sassuolo, Vignola) oppure nei banchetti organizzati di volta in volta (calendario su Per il lavoro ci metto la firma referendum popolari 2025 – BANCHETTI raccolta firme in provincia di Modena).
Modena, 24/4/2024