(articolo 2-bis Decreto Legge 113/2024 convertito Legge n. 143 del 7 ottobre 2024, Circolare 19/e del 10/10/2024)

Per l’anno 2024 è erogata un’indennità, di importo pari a 100 euro, ai lavoratori dipendenti per i quali ricorrono congiuntamente le seguenti condizioni:

a)  il lavoratore ha un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro;

b)  il lavoratore ha a carico il coniuge non legalmente ed effettivamente separato e almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato, oppure ha a carico almeno un  figlio in caso di famiglie monogenitoriali; 

c)  l’imposta lorda determinata sui redditi di lavoro dipendente (con esclusione di redditi di pensione) percepiti dal lavoratore, è di importo superiore a quello della detrazione Irpef spettante in relazione alla medesima tipologia di lavoro. 

Il Bonus Natale spetta ai lavoratori dipendenti e l’importo di 100 Euro deve essere rapportato al periodo di lavoro nell’anno 2024. Il bonus non spetta ai titolari di soli redditi di pensione e non spetta ai titolari di soli redditi assimilati al lavoro dipendente (ad esempio borse di studio per addestramento professionale, collaborazioni coordinate e continuative, indennità e gettoni di presenza corrisposti dallo Stato, Regioni, ecc.)

Ai fini della determinazione del reddito complessivo che non deve superare Euro 28.000 si deve tenere conto anche dei redditi assoggettati a cedolare secca e della quota esente dei redditi agevolati dei docenti, ricercatori e lavoratori rientrati in Italia (impatriati) oltre che lo stesso Bonus. Non rileva il reddito dell’abitazione principale e delle relative pertinenze.

Il bonus spetta al lavoratore che:

ha almeno un figlio fiscalmente a carico e anche il coniuge fiscalmente a carico;

ha almeno un figlio fiscalmente a carico se fa parte di un nucleo familiare monogenitoriale cioè l’altro genitore è deceduto oppure non ha riconosciuto il figlio oppure il figlio è stato affidato o affiliato a un solo genitore. 

Il bonus non spetta ai genitori separati con figli a carico, ai genitori che convivono poiché il convivente non può essere considerato coniuge e il nucleo non può essere considerato monogenitoriale poiché il figlio è stato riconosciuto da entrambi i genitori.

L’imposta lorda sui redditi di lavoro dipendente deve essere superiore alle detrazione spettante sugli stessi redditi e ciò significa che non potrà essere riconosciuto ai lavoratori con redditi minimi (di ammontare fino a Euro 8.500).

Il datore di lavoro riconosce il bonus unitamente alla tredicesima mensilità su richiesta del lavoratore, che attesta per iscritto di avervi diritto, indicando il codice fiscale del coniuge e di almeno un figlio a carico, oppure il codice fiscale di almeno un figlio a carico in caso di nucleo familiare monogenitoriale.  

Se nel corso del 2024 il lavoratore ha avuto più rapporti di lavoro dipendente deve presentare all’ultimo datore di lavoro (cioè a colui che gli erogherà la tredicesima) oltre alla dichiarazione di cui sopra anche le copie dei modelli CU riferiti ai precedenti rapporti di lavoro del 2024 ai fini del corretto calcolo dell’importo spettante che va rapportato ai giorni di lavoro nell’anno.

Se il lavoratore ha in corso più rapporti di lavoro part-time presenta la richiesta di erogazione del Bonus ad uno dei sostituti per cui lavora e dovrà indicare nella dichiarazione i giorni di lavoro prestati presso gli altri datori di lavoro.

Il datore di lavoro in sede di conguaglio di fine anno verifica la spettanza dell’indennità e se riscontra che il lavoratore non ha i requisiti richiesti dalla norma (ad esempio il reddito di lavoro dipendente supera Euro 28.000) provvede al recupero dell’importo già erogato con la tredicesima. 

I lavoratori dipendenti che hanno un datore di lavoro che non è sostituto d’imposta, ad esempio colf e badanti, potranno richiedere il Bonus Natale con la dichiarazione dei redditi da presentare nel 2025. Anche i lavoratori dipendenti che hanno cessato il rapporto di lavoro nel corso del 2024 potranno richiedere il bonus con la dichiarazione dei redditi del prossimo anno. 

I lavoratori dipendenti che avranno beneficiato del bonus senza averne diritto o in misura superiore al dovuto dovranno restituirlo presentando la dichiarazione dei redditi nel 2025.