Le spese per la mensa scolastica pagate nel 2015 possono essere detratte nel 730 e nel modello Unico. Anche se il servizio è gestito dal Comune o da altri soggetti terzi rispetto alla scuola, come le società esterne. Il chiarimento arriva dalle Entrate con la circolare 18/E, e spazza via i dubbi di molti contribuenti, Caf e professionisti alle prese in questi giorni con la dichiarazione dei redditi. La detrazione delle spese per la frequenza scolastica è pari al 19% e si applica su una spesa massima di 400 euro per alunno o studente (articolo 15, lettera e-bis del Tuir, inserita dalla legge 107/2015).
Con la circolare 18/E le Entrate forniscono le istruzioni mancanti. Via libera, quindi, alla detrazione delle spese quando la mesa è gestita dal Comune o da soggetti terzi rispetto alla scuola. Inoltre, non serve che il servizio di ristorazione scolastica sia deliberato dagli organi di istituto. In generale, spiega l’Agenzia, la spesa può essere documentata con la ricevuta del bollettino postale o del bonifico bancario intestata al soggetto destinatario del pagamento – sia esso la scuola, il Comune o altro fornitore del servizio – e deve riportare nella causale l’indicazione del servizio mensa, la scuola di frequenza e ilil nome e cognome dell’alunno.
di Cristiano Dell’Oste – Il Sole 24 Ore – leggi l’articolo completo su http://24o.it/cnTiam