La Regione Emilia-Romagna ha destinato altri 11 milioni e 600 mila euro come contributo per il pagamento dell’affitto, avviando per il 2021 il fondo sociale dedicato.
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I cittadini possono presentare domanda per avere un contributo fino a tre mensilità, per un tetto massimo di 1.500 euro.
Le domande sono articolate in due graduatorie distinte.
La prima graduatoria è dedicata a coloro che, con un Isee annuo fino a 35 mila euro, hanno registrato una riduzione del reddito complessivo del nucleo familiare superiore al 20% nel trimestre marzo-aprile-maggio 2020 rispetto allo stesso trimestre 2019.
In questo caso è necessario riportare nella domanda l’importo complessivo delle buste paga e/o dei pagamenti ricevuti, risultanti da fatture o altri documenti di pagamento, nei due periodi di riferimento.
In caso di diminuzione del reddito possono richiedere il contributo anche gli inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (ACER).
La seconda graduatoria è riservata ai nuclei familiari con reddito Isee inferiore a 17 mila euro, in questo caso a prescindere da un eventuale diminuzione del reddito familiare.
Il contributo può essere richiesto da persone con cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all’Unione europea oppure da cittadini extra Ue in possesso di permesso di soggiorno. E’ necessario risiedere oppure essere domiciliati in Emilia-Romagna ed essere titolari di un regolare contratto di affitto in un comune della regione.
Per presentare la domanda si può indicare il valore Isee 2020 o 2021.
COME PRESENTARE LA DOMANDA
La domanda di contributo per l’affitto si può presentare in due modi:
- Al proprio comune di residenza
- Oppure tramite questa piattaforma web regionale
Questi due canali sono alternativi: se si inoltra la domanda tramite la piattaforma web regionale, non la si deve presentare al proprio comune; allo stesso modo, se la si presenta al comune, non la si deve inoltrare tramite la piattaforma web regionale.
Numerosi comuni hanno attivato proprie procedure online per la raccolta delle domande.
Per esempio, in provincia di Bologna, i seguenti Comuni hanno attivato procedure autonome:
- Bologna
- Loiano
- Monghidoro
- Monterenzio
- Ozzano dell’Emilia
- Pianoro
- Unione di Comuni Reno Galliera
(Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Castenaso, Galliera, Granarolo dell’Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale).
Chi abita in questi comuni non deve utilizzare la piattaforma regionale ma deve utilizzare unicamente la procedura predisposta dal proprio comune.
È disponibile l’elenco di tutti i comuni dell’Emilia Romagna per i quali sono state attivate procedure autonome.
Se hai bisogno di chiarimenti in merito ai requisiti o di assistenza nel presentare la domanda, contatta il tuo Comune.